Bologna è caratterizzata da un mercato degli affitti avente una forte domanda, ma anche da scarsità di affitti, specialmente in quest'ultimo periodo in cui studenti e lavoratori sono tornati in presenza.
Perché così tanta domanda?
Qui c’è una tripla componente che spinge sul mercato e sono le famiglie, gli studenti fuorisede e i turisti, che sono tornati ai numeri pre pandemici. Persiste infatti una forte componente di affitti brevi perché Bologna ha guadagnato molte posizioni in termini di attrattività turistica. È un bene, ma la città si trova impreparata a gestire la pluralità dei flussi che arrivano. Luca Dondi Dall’Orologio, amministratore delegato di Nomisma
Cosa succederà a settembre?
A partire da settembre, con il ritorno in presenza degli studenti universitari, si rischia di imbattersi in una vera e propria emergenza di locazioni.
Non vorrei che ci fosse troppa enfasi rispetto alle misure mentre poi gli effetti pratici siano modesti, perché è difficile costringere i proprietari a un uso diverso rispetto a quello che preferiscono. Bisognerebbe trovare dei meccanismi di convenienza che portino naturalmente i proprietari a usare la locazione tradizionale attraverso, ad esempio, strumenti di garanzia e incentivi fiscali. ad di Nomisma
Al ogni modo, il numero uno di Nomisma è convinto che non ci sia una situazione risolutiva, ma che occorre dialogo tra le parti. Sottolinea, infatti, che studenti e turisti influenzano e il mercato immobiliare perché i proprietari ritengono più profittevole rivolgersi a queste utenze, sia perché è minore il rischio di morosità che per la durata della locazione. Questo aspetto, però, penalizza le famiglie.
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