Per il nuovo anno sono attesi significativi rialzi del prezzo immobiliare, almeno secondo alcune ricerche condotte da Immobiliare.it che si è occupato di analizzare il mercato delle 12 città principali italiane per prevedere l'andamento del prezzo al metro quadro nel 2023.
Le previsioni parlano di un mattone che manterrà la traiettoria dei prezzi in crescita anche per il 2023. Le grandi città italiane, termometro della salute del mercato immobiliare del nostro Paese, vivranno una crescita dei costi medi abbastanza omogenea, da cui rimane tuttavia escluso il Sud che invece fatica a ritrovare la spinta per uscire da una situazione di stagnazione anche nei suoi grandi centri. Inoltre, è ipotizzabile che l'aumento dei prezzi andrà di pari passo con una diminuzione nelle transazioni: se il 2022 è stato un anno eccezionale, con un totale di compravendite che si attesta attorno a 770.000, il prossimo anno si prefigura come più complesso. Infatti, sulla quota parte di potenziali acquirenti già di per sé inferiore rispetto al 2022, peseranno anche le forti incertezze economiche del periodo, che contribuiranno a raffreddare l'onda emotiva che ha investito il concetto di acquisto della casa negli ultimi anni. Carlo Giordano, Board Member di Immobiliare.it
Il mercato immobiliare bolognese
Il rincaro dei prezzi è previsto per tutto il territorio nazionale. Focalizzandoci sulla città di Bologna, si attendono rialzi significativi nel corso dell'anno che è appena iniziato (tra il +2% e il +4%) e si potrebbe arrivare a superare i 3.400 euro/mq. Problematica, per il capoluogo emiliano, rimane anche la situazione "affitti", che hanno raggiunto prezzi ai massimi storici, secondi solo alla città di Milano.
LEGGI ANCHE: "Affitti Bologna: perché è impossibile trovare casa?"
Variazioni 2023: il mercato immobiliare in Emilia-Romagna
FONTE IMMAGINE: UFF STUDI TECNOCASA
Secondo l'Ufficio studi del Gruppo Tecnocasa, in seguito alla crisi economica e alla riduzione della disponibilità finanziarie, potrebbe portare gli acquirenti a valutare soluzioni immobiliari volte alle zone periferiche o all’hinterland delle grandi città.
Una conseguenza di questa crisi sarà sicuramente che la tipologia di immobili più richiesta potrebbe diventare quella con metrature più ridotte, a scapito di case più grandi e lussuose. Inoltre, probabilmente si andrà verso un allungamento dei tempi di vendita.
Il 2022 chiuderà con volumi di compravendite importanti, a livelli che non si vedevano da tempo. Alla luce di questo, il 2023, secondo le nostre previsioni registrerà un calo delle transazioni e prezzi ancora in leggera crescita. L’aumento dei tassi di interesse, che inizia già a farsi sentire su chi necessita di importanti interventi di mutuo e le incertezze economiche e lavorative porteranno ad un ridimensionamento della disponibilità di spesa. Potrebbe quindi accadere che, per una fascia di potenziali acquirenti, possano non esserci i requisiti per accedere al credito o per accedervi con importi più bassi.Il segmento dell’abitazione principale nel 2023 dovrebbe registrare comunque volumi interessanti grazie al desiderio di acquistare casa. Ci aspettiamo una tenuta dell’investimento, ancora di più se l’inflazione dovesse restare a livelli elevati. Gli investitori torneranno a puntare sugli affitti turistici alla luce del recupero dei flussi, sulle aree delle grandi città interessate da interventi di riqualificazione e sulle località turistiche attrattive, in grado di garantire una redditività interessante Fabiana Megliola, Responsabile Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa
Comments